A Lignano negli hotel non più di 50 persone al giorno e colazioni in terrazza

Ecco come i titolari dei locali mettono in sicurezza i clienti nell’era del coronavirus. Accoglienza assicurata con più servizi e garanzie sul distanziamento sociale

LIGNANO. Anche i più storici alberghi della riviera friulana si reinventano per garantire un servizio Covid-free. Il classico buffet per la colazione sarà sostituito con il menù à la carte servito direttamente dal personale, le pulizie con tanto di sanificazione delle camere e degli spazi comuni saranno potenziate, i tavoli delle sale da pranzo maggiormente distanziati e, in alcuni casi, ci sarà qualche pannello in plexiglass a proteggere le pietanze. Non solo. Tra i corridoi e negli ascensori si dovrà indossare la mascherina, alcuni accoglieranno meno ospiti contemporaneamente, così come ci saranno meno lettini a bordo piscina.



«Il nostro albergo può ospitare fino a 180 persone, ma solitamente ce ne sono 90 in contemporanea: per garantire distanze più ampie tra i clienti, quest’anno ne accoglieremo al massimo una cinquantina al giorno – spiega la famiglia Vudafieri, proprietaria dell’hotel Greif dagli anni Sessanta –. Tutti i servizi saranno garantiti, anche se rivisti in osservanza di tutte le misure previste per evitare la diffusione del contagio da coronavirus. Negli spazi comuni ci sarà l’obbligo di portare la mascherina, che sarà sempre indossata anche da tutto il personale in servizio»

Al Grand hotel playa si ultimano le rifiniture in vista della prossima apertura: «Il mini club è stato rivisitato e l’animazione non sarà come gli anni scorsi – spiega il titolare Pierfrancesco Bocus –. Inoltre, non ci sarà il buffet e promuoveremo la colazione in terrazza, che è piuttosto ampia. I posti letto non saranno ridotti poiché lo spazio è grande e le distanze saranno comunque garantite. Sicuramente, però, l’igienizzazione sarà implementata, anche se è sempre stata fatta al meglio e ciò richiederà tempo». Anche l’hotel Bellavista, che aprirà questo sabato, ha rivisto spazi e servizi: «Alcuni lettini a bordo piscina saranno tolti per permettere un maggiore distanziamento tra le persone che ne usufruiscono – dice Silvia Caoduro, una dei titolari – e, nella sala adibita a ristorante saranno tolti alcuni tavoli per lo stesso motivo. Inoltre, non ci sarà più il pasto a buffet ma gli ospiti sceglieranno cosa mangiare in base alla carta delle proposte. In più, le camere da letto, saranno pulite e sanificate con lo ionizzatore».

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Ad aver già messo in conto l’utilizzo dei famigerati pannelli in plexiglass è, invece, il Grande albergo Marin che svetta, sontuoso, sull’omonimo lungomare fin dagli inizi del Novecento. «Abbiamo optato per installare qualche barriera in plexiglass nel tavolo dove saranno messe a disposizione tutte le pietanze della prima colazione, per proteggerle al meglio – afferma Augusto Marin –. Infatti, non saranno più i clienti a servirsi da soli al buffet centrale ma saremo noi a servire gli ospiti con il servizio al tavolo. Nell’albergo abbiamo già spazi molti ampi come la sala in cui si mangia, per cui non avremo grosse difficoltà in questo senso. Infatti, accoglieremo tutte le persone in base alle prenotazioni, senza escludere nessuno. Ci premureremo in ogni caso di osservare tutte le misure necessarie per garantire tutta la sicurezza per dipendenti e ospiti».

Insomma, dall’organizzazione degli spazi alla pianificazione dei servizi e dall’accoglienza degli ospiti al congedo, i titolari di alcuni tra i più storici alberghi della cittadina marittima hanno adottato misure extra di sicurezza e specifiche norme igieniche per offrire la miglior vacanza possibile al tempo del Covid-19. —




 

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