A Lignano arriva il "trash-mob", l'iniziativa di Legambiente per dire no alla plastica

LIGNANO SABBIADORO. Per dire “no” all’esagerazione nell’uso della plastica, i volontari di Legambiente hanno invaso il litorale di Sabbiadoro (fra gli uffici spiaggia 11 e 12) con tanto di cannucce, bottigliette e posate in formato sproporzionato, appunto.
L’evento ha sancito, infatti, l’inizio della campagna nazionale “Goletta verde”, l’imbarcazione ambientalista che ogni anno salpa per monitorare la qualità delle acque marine, denunciare le illegalità ambientali, l’abusivismo edilizio, le trivellazioni di petrolio e combattere l’emergenza delle plastiche in mare, ma anche per informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di salvaguardare questo prezioso ecosistema e le sue bellezze.

Iniziato oggi, lunedì 24 giugno, con la “data zero” nella riviera friulana, il viaggio lungo costa si articolerà in 25 tappe, concludendosi a metà agosto in Liguria. “Tra i temi più cladi che riguardano la nostra regione e, in generale, l’Alto Adriatico – ha spiegato Davide Sabbadin, portavoce di Legambiente – emergono la mancata gestione dei detriti che vengono trasportati dai fiumi che scaricano poi in mare e l’impatto della pesca, soprattutto per la coltura delle cozze per la quale si utilizzano delle reti di plastica (le “calze”), che spesso vengono abbandonate”.
E ha continuato: “Oltre a ciò, incide fortemente anche il turismo balneare. Dal litorale di Lignano, per esempio, da quest’anno è stato bandito l’uso di qualsivoglia materiale plastico (grazie alla campagna “Plastic free” promossa da Spiaggia Viva e sottoscritta da tutti gli operatori balneari), ma imporne l’abolizione assoluta è impossibile: nelle zone “libere” le persone continuano a portare da casa una quantità esagerata di plastica (fra bottigliette, posate e confezioni per il cibo)”.
E al “Trash mob” - #UsaeGettaNoGrazie - in spiaggia, ha poi fatto seguito la visita a bordo della “Goletta verde”, ormeggiata a Marina Punta Faro, da parte di bimbi e adulti. In più, i volontari di Legambiente hanno anche presentato “L’atlante mondiale della zuppa di plastica” edito da Edizioni Ambiente: il libro analizza le origini e le conseguenze di tutti gli aspetti del devastante fenomeno attraverso le lenti di recenti studi scientifici, di immagini impressionanti e infografiche.
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