A casa per le vacanze scampa all’esplosione

Nello stabile viveva anche Federico De Zorzi, 24 anni, nipote di Mauro Tavella Sarebbe dovuto rientrare a Padova ieri pomeriggio per l’inizio delle lezioni

Il telefono di casa che squilla, nel cuore della notte, messaggero di brutte notizie, mentre Marsure di Aviano è avvolta ancora in un silenzio sonnacchioso dopo il Pan e vin della sera precedente. È stato davvero un brusco risveglio, ieri mattina, per Federico De Zorzi, 24 anni, residente nella frazione avianese e per i suoi genitori,Cristina Tavella, sorella del consigliere comunale Mauro e Francesco, che lavora in Questura. Per una manciata di ore, il giovane è scampato all’esplosione della palazzina in via Tiepolo 79 nel quartiere di Portello a Padova, ridotta a un cumulo di macerie da una fuga di gas poco dopo le 3.30 di ieri mattina. Qui De Zorzi viveva con altri sette studenti fuori sede, i quattro ragazzi al piano terra, quattro studentesse al piano superiore. Per fortuna nessuno di loro stava dormendo nella bifamiliare al momento della deflagrazione: erano tutti tornati a casa per le festività natalizie, in attesa di riprendere oggi le lezioni.

Quando si dice il destino. Per una volta, benevolo. «Sarei ritornato nell’appartamento oggi pomeriggio (ieri, ndr) – rivela De Zorzi – perché domani (oggi, ndr) ricominciano le lezioni». Federico studia Ingegneria civile, gli manca solamente un anno per concludere anche la laurea magistrale.

Se non si fosse fermato ancora una notte a Marsure, sarebbe stata scritta un’altra storia. «È andata bene – conferma il giovane, senza scomporsi –. Mi ha chiamato un poliziotto alle 4.30 di notte spiegandomi cosa era successo. Hanno parlato di una fuga di gas nell’appartamento, senza dare altri particolari. Appreso quello che era successo, ho provato una serie di sensazioni negative, soprattutto ansia».

Appena sveglio, il primo pensiero di Federico è andato, con preoccupazione, ai suoi compagni. Subito, però, ha fatto mente locale e si è ricordato che era la notte del 5 gennaio e dunque non c’era nessuno in casa.

E i genitori, come l’hanno presa? «Mio papà era tranquillo, mia mamma invece più apprensiva».

«A posteriori siamo tutti più tranquilli – commenta lo zio di Federico, il consigliere comunale Mauro Tavella –. Federico ha avuto una fortuna inverosimile, secondo me non se ne rende neanche conto. Io gli ho detto: è stata nonna Piera a salvarti. È morta un anno e emzzo fa e ai suoi due nipoti, Federico e Matteo, ci teneva tantissimo: per me è stata lei dal cielo. L’importante è che nessuno si sia fatto male. In questi casi bisogna andare in chiesa a ringraziare Chi ha fatto sì che non ci fosse una tragedia, ma solamente un danno a edifici».

Nell’appartamento esploso, per fortuna il giovane non aveva lasciato alcun oggetto di valore, solo il piumone, qualche libro e capi d’abbigliamento. Ora dovrà trovarsi una nuova sistemazione. Per le due settimane di lezioni prima della sessione d’esami alloggerà provvisoriamente da amici. Poi si vedrà.

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