A casa cento alunni delle elementari a Latisanotta, chiuso anche l’asilo parrocchiale: 46 isolati

LATISANA. Almeno per lunedì 8 marzo a Latisanotta tutti i cento alunni della primaria (elementare) e anche tutti i 46 bambini della materna rimarranno a casa. L’elementare “Ippolito Nievo” e l’asilo parrocchiale “Don Giacomo Baradello” saranno chiusi a causa di alcuni casi di positività al coronavirus tra gli scolari e il personale delle due scuole. E mentre si pianificano i tamponi e le sanificazioni straordinarie delle strutture, il sindaco di Latisana, Daniele Galizio, messo al corrente dei casi di Covid fa sapere: «Non c’è alcun collegamento tra le persone positive al virus della primaria e della materna». In più, oltre a questi casi di Covid-19 a Latisanotta, nel comune di Latisana salgono a 25 i positivi al virus e a 19 le persone in quarantena. «Si tratta di un aumento importante», commenta il primo cittadino.
Alla primaria di via Viola a essere risultati positivi al virus sono, per ora, un alunno e un dipendente della scuola. Quindi, visti i possibili contatti che il dipendente può aver intrattenuto con gli studenti delle diverse classi (cinque in tutto), la prima, la seconda, la quarta e la quinta rimarranno da lunedì 7 in quarantena. In più, per precauzione, a restare a casa almeno per lunedì sarà anche la terza, oltre che una decina di insegnanti. «Poi il Dipartimento di prevenzione deciderà il da farsi», spiega Galizio che ha già organizzato l’igienizzazione straordinaria dell’intero edificio.
Al contrario, all’asilo di via Libertà gestito da don Carlo Fant, il virus è arrivato attraverso il personale: un dipendente della scuola materna parrocchiale è risultato positivo al coronavirus e lo stesso collaboratore ha avuto contatti stretti con altri due colleghi. «Per questo motivo è stato deciso di chiudere l’intera scuola e di sanificare tutto l’edificio, a cura della parrocchia – continua il primo cittadino –. Poi, anche in questo caso, il Dipartimento di prevenzione ci dirà come comportarci, anche in base all’esito dei tamponi effettuati sulle due persone che si sono relazionate con il collega positivo». Oltre ai 46 bimbi, a rimanere a casa sarà anche il personale, poco meno di una decina di persone.
«Quando si verificano situazioni come questa è normale ci sia preoccupazione, anche da parte dei genitori – conclude Galizio –. Purtroppo, vista l’emergenza sanitaria, dovremmo un po’ abituarci alla possibilità che le scuole chiudano o singole classi restino a casa, anche se capiamo il disagio delle famiglie costrette a riorganizzarsi con i figli. È bene, quindi, rispettare le regole ed essere sempre il più possibile prudenti per limitare la diffusione del virus».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto