A 16 anni falsifica l’abbonamento
LATISANA. Su e giù dai pullman di linea con un abbonamento falso. È finita nei guai una ragazzina di 16 anni di Latisana, denunciata per falsificazione di titolo di viaggio e truffa aggravata ai danni della Saf, la società che gestisce il trasporto pubblico locale in provincia di Udine. A deferirla in stato di libertà, al Tribunale dei minori di Trieste, al termine di alcuni accertamenti, i carabinieri della Compagnia di Latisana, coordinati dal capitano Filippo Sautto.
A casa della ragazzina che vive a Latisana con i genitori, durante una perquisizione, i carabinieri della stazione di Latisana, hanno trovato tutto il necessario per falsificare gli abbonamenti, compreso un tesserino contraffatto, del tutto simile a quelli emessi dalla Saf per i propri passeggeri.
A quanto pare, la cosa andava avanti da alcuni mesi: utilizzando una stampante in grado di produrre anche documenti di piccole dimensioni e una plastificatrice, la 16enne aveva falsificato i dati di un abbonamento risalente al mese di maggio del 2010, creando anche il “qr” il codice a barre bidimensionale, utilizzato per memorizzare informazioni, destinate poi a essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. È andato tutto bene fino a quando i controlli da parte del personale della Saf si sono limitati a una verifica “visiva” del titolo di viaggio esibito dalla 16enne. Ma qualche settimana fa, una lettura del “qr” ha insospettivo il personale della Saf che ha avviato alcuni accertamenti, anche convocando i genitori della 16enne che sembra, falsificasse l’abbonamento dopo aver speso in altro modo i 70 euro che la famiglia le consegnava per rinnovare il titolo di viaggio mensile.
Martedì pomeriggio i carabinieri si sono presentati all’indirizzo di casa dove la giovane vive con i genitori, ma nessuno ha aperto. A questo punto, gli uomini dell’Arma hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Lignano Sabbiadoro per farsi aprire e poter procedere con i controlli in casa: solo quando i pompieri ormai avevano forzato il cancello e si accingevano a sfondare la porta d’ingresso, i familiari hanno aperto.
Completati gli accertamenti per gli abbonamenti falsi i carabinieri della stazione di Latisana hanno chiesto nuovamente l’intervento dei vigili del fuoco, questa volta del distaccamento di Latisana, per il forte odore di gas che si sentiva attorno alla casa e molto probabilmente dovuto alla presenza di alcune bombole, sia piene che vuote, accatastate in un garage e portate via da una ditta specializzata. Sarà il Comando provinciale dei vigili del fuoco a procedere per l’illecito amministrativo riscontrato.
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