Nel parco delle favole: così i bambini scoprono i segreti del Torre e Malina con le storie animate

Un nuovo percorso tra natura e immaginazione che coinvolge famiglie e scuole: mappe, QR code, adesivi e racconti per esplorare i 22 km del parco con occhi curiosi e spirito d’avventura

Rosalba Tello

Con la favoletta di Bac, il baco sognatore che si tramuta in falena, si è aperta la caccia al tesoro dei simpatici personaggi che animano il parco del Torre e del Malina, ora arricchito da un nuovo percorso inaugurato domenica. Narrato da Elisa Timballo e da “La banda delle storie”, il racconto ha appassionato grandi e piccoli, invitati a proseguire ad ascoltare altre avventure – scansionabili dal QR code riportato sul libretto “Alla scoperta del parco. ..giocando” consegnato dall’amministrazione alle scuole e ai presenti all’evento –, e a individuare le tappe, ognuna segnalata da un palloncino e una scatolina contenente adesivi da attaccare su una mappa. Bac si è poi palesato, in veste di farfalla, sfoggiando ali luccicanti e allegri aneddoti sugli abitanti del parco.

L’inaugurazione

Una mattinata immersa nel verde che ha conquistato le famiglie, e certamente con il passaparola altri cittadini verranno a visitare questo patrimonio dal grande valore naturalistico, seppur misconosciuto agli stessi residenti.

«Questo parco è di tutti – ha sottolineato il sindaco Daniela Briz, ringraziando Il comitato del parco, l’associazione dei genitori e la Banda delle storie –, ci parla e ci racconta tante cose. Un luogo da valorizzare rendendolo accattivante e accessibile a tutti». Tra casali, mulini, prati, alberi, torrenti, fiori, boschi, la fantasia dei bambini potrà ora sbizzarrirsi grazie al supporto della mini guida cartacea voluta dal Comitato del parco, in primis Ida Maria Olimpi, e delle favolette associate al tragitto; lungo 22 chilometri, è percorribile anche in bicicletta, dagli scavi di San Martino fino a Ziracco.

Il libretto parlante

La pubblicazione – ideata dal Comitato del parco con il sostegno del Comune di Remanzacco e della Regione Fvg – regala ai bambini tanti curiosi aneddoti, narrati da amici speciali come il maestoso cipresso, il saggio signor Sasso, il valoroso longobardo, assieme ai quali, inquadrando con uno smartphone a ogni tappa il QR code associato a un personaggio, ci si avventura nell’esplorazione del parco. Divertenti (o spaventosi!) sono gli aneddoti della chiesa di San Martino narrati da un guerriero, della ranocchia cresciuta nel torrente Malina che non amava l’acqua, della carpa innamorata della roggia cividina, e via dicendo. E tra favole e racconti su aspetti naturalistici e culturali del territorio c’è spazio anche per giochini enigmistici, indovinelli, fotografie.

Percorso e segnaletica

La mappa del parco, inclusa nel libretto, è oggi l’unica versione semplificata esistente, facilmente comprensibile anche dai più piccoli e utile per orientarsi tra i 22 chilometri di sentieri del parco. Il percorso può essere affrontato a tappe, diventando un’occasione per passeggiate in famiglia e per avvicinare bambini e ragazzi al territorio che li circonda. «Il progetto è stato presentato a Casali Propetto perché è un luogo che si contraddistingue per la sua bellezza naturalistica: la vicinanza della roggia Cividina, piccoli boschetti di gelsi e un contesto ricco di biodiversità lo rendono ideale per un evento che unisce conoscenza e gioco».

Giochi, curiosità e storie

«Il libretto-gioco – spiega la referente del Comitato del parco del Torre e Malina, Ida Maria Olimpi, curatrice del progetto assieme ad Antonella Stravisi – è stato pensato per bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado; oltre alle descrizioni semplificate dei personaggi e delle tappe, propone anche piccoli giochi e curiosità, rendendo così l’esperienza educativa più coinvolgente. Le informazioni sono calibrate per diverse età, permettendo anche ad adolescenti e adulti di approfondire il valore ambientale e culturale del parco».

Il parco, già attivamente vissuto da contadini, cacciatori, ciclisti e camminatori (i gruppi di cammino lo frequentano assiduamente due volte la settimana), si popola anche di animali selvatici come lepri e lo sciacallo dorato, osservati e mappati dai cacciatori.

«La sfida è quella di educare alla convivenza e al rispetto reciproco di tutte le forme di vita – sottolinea Olimpi –, con l’obiettivo di sensibilizzare bambini e famiglie al valore dell’ambiente e all’appartenenza al proprio territorio. Un modo semplice ma efficace per vivere in prima persona le ricchezze culturali e naturalistiche che ci circondano. Perché, in fondo, ogni angolo di questo parco racconta una storia. E ora, grazie a questo progetto, possiamo finalmente ascoltarla».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto