La “colonna sonora” della Tv è del friulano Ivan Maroello

UDINE. Televisione accesa, due comici che duettano a suon di gag, risate, pubblicità. Ti fermi e ti rimane il suono dell’allegria, ma non solo. C’è una musica, che dal fondo dell’inconscio piano piano emerge. È come una colonna sonora, un suono preciso che accompagna ogni scena. Vi siete mai chiesti chi c’è, dietro queste note? Quelle note, cioè, che accompagnano gli show televisivi e le pubblicità? Molto spesso, sorpresa delle sorprese, hanno un nome e un cognome friulano.
Ivan Maroello è un musicista di Tricesimo che, oltre alla sua professione di insegnante di musica alla scuola media di Martignacco, porta avanti con enorme passione quella di compositore. «Il dividermi tra insegnamento e composizione è stata una scelta di vita fatta tanti anni fa e delle quale non mi sono pentito. Insegnare mi piace e comunque quando ho iniziato non c’erano tutte le strumentazioni che ci sono oggi e sarebbe stato difficile, per me, impormi con il mestiere di compositore». Ecco allora che, senza sottrarsi all’insegnamento, comincia a studiare, investire tempo e denaro in quella che oggi sta diventando un’autentica professione riconosciuta a livello nazionale. Diplomato in Pianoforte al Conservatorio Tomadini di Udine, Ivan inizia a partecipare a vari corsi di composizione e didattica musicale, oltre che a seminari di musica elettronica, cominciando così con i primi lavori di commento radio-televisivo.
Arrivano presto per Maroello (con Mediaset il rapporto è trentennale), anche le trasmissioni più importanti come No limits, Galapagos, Jonathan, Mela Verde, La macchina del tempo e Colorado. In mezzo, però, molte pubblicità di prodotti noti, quegli spot che anche una volta che si sono esauriti ci rimangono impressi proprio per la musica che continua a restare nelle orecchie. «Ci sono alcune cose alle quali sono più legato, però. Come le sonorizzazioni che mi sono state commissionate per gli show del mago Casanova durante Striscia la Notizia, le musiche per Ale e Franz e, naturalmente, la colonna sonora del film Che bella giornata con Checco Zalone, per la quale ho realizzato due track».
Non un traguardo, ma un punto di partenza. Maroello non ha alcuna intenzione di fermarsi, un po’ per le possibilità di sperimentazioni che le tecnologie di oggi concedono alla musica elettronica (quella sulla quale si muove lo stesso compositore), un po’ perché a breve la composizione diventerà la sua unica occupazione. «Se non partono altre riforme in un paio d'anni raggiungerò la pensione e così avrò molto più tempo da dedicare alla musica suonata. C’è da dire, poi, che io sono aperto a tutto visto che il mondo dell'elettronica è in continuo movimento. Pensate a uno come Teho Teardo, a quanto è all'avanguardia in questo settore, quanto è abile a mescolare i suoni classici con quelli elettronici, le possibilità sono infinite ed ora, in particolare, sono attratto dalle sonorità gotiche, dark.. le stesse che mi hanno portato a comporre per trasmissioni come LifeNature e Mistero». Le prossime mosse, per Maroello, saranno le otto tracce per il mago Casano, andrà in onda da ottobre, e uno spettacolo a maggio per l’Expo, anche se il suo cuore rimarrà per sempre legato in modo delicato ma indissolubile alla sigla composta per la trasmissione in friulano di Radio Rai, Vuè o fevelin di...
Anna Dazzan
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