«Sei il nostro angelo volato in cielo»

Il ricordo dei compagni di classe delle medie: ormai sei entrato nei nostri cuori
Paularo 14 giugno 2013 Funerali di Damiano. © Foto Petrussi Foto Press / Simone Ferraro
Paularo 14 giugno 2013 Funerali di Damiano. © Foto Petrussi Foto Press / Simone Ferraro

PAULARO. La valle dell’Incarojo si è fermata, in lutto, in occasione dei funerali di Damiano, la vita ha ripreso pian piano il suo normale corso nella serata. Sospesa la tradizionale festa di San Vito, patrono del paese, che riprenderà, in tono minore oggi. Non sono mancate alcune polemiche, sulla festa che «si poteva annullare o rimandare». Ma ribadiscono gli organizzatori che gli impegni già presi erano tanti e onerosi. «Bisogna vedere da dove viene la contestazione, magari da quegli stessi che stasera (ieri per chi legge) saranno come ogni venerdì sera nei bar del paese sino a tarda notte». Incomprensibile a molti anche la decisione di don Titta Del Negro di non concedere la chiesa per la veglia funebre di Damiano, che è stata ospitata in un cappella sconsacrata di proprietà del Comune. Discorsi questi rubati nel cimitero in attesa che finisse la messa fra la gente che non è riuscita ad entrare nella chiesa di San Vito. I fedeli passavano davanti alla fossa che poco dopo avrebbe dovuto ospitare il piccolo Damiano. Lo sguardo di tutti, quasi inconsapevolmente, volgeva verso quel vuoto. Parole sussurrate, di incredulità “Oh, no, no, no” poi avanti a salutare i parenti e amici scomparsi. Damiano riposa nella stessa parte del cimitero dove è sepolto il nonno Sergio Tiepolo, solo 7 file più avanti. «È la prima volta che si seppellisce – raccontano - un bimbo così giovane deceduto per un incidente stradale». Erano anni che a Paularo non moriva un adolescente. L’ultimo, che riposa in un’altra ala del cimitero, è Brenez Mark Gorge, un ragazzino di 7 anni romeno morto di malattia alcuni anni or sono. Poi alla sepoltura il pianto delle scolaresche, insegnati incluse. Volti segnati dalle lacrime e dall’incredulità, i ragazzi della seconda A hanno ricordato l’amico: «Da quando ti abbiamo conosciuto sei entrato nei nostri cuori e ci rimarrai per sempre: noi ti ricorderemo così, bravo, buono, simpaticissimo, che sapeva cogliere il meglio da ognuno di noi, pronto ad ogni scherzo. Ma ricordati che rimarrai il Damiano di sempre, un angelo che vola in cielo. Rimarrai sempre nei nostri cuori».

Gino Grillo

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