Raccolta differenziata, il sindaco Fontanini: «Andiamo avanti con il porta a porta, il ricorso al Tar non ci preoccupa»
Il primo cittadino non intende fermarsi: il nostro progetto si basa su uno studio della Net non su analisi creative

Udine 7 Dicembre 2018 Fontanini Agenzia Petrussi foto Massimo Turco
UDINE. Il progetto per estendere la raccolta differenziata spinta in tutta la città non si ferma. Ad assicurarlo sono il sindaco Pietro Fontanini e l’assessore ai Contenziosi e all’Ambiente, Silvana Olivotto. Il ricorso al Tar presentato da 11 cittadini e sostenuto politicamente da Pd e Prima Udine, non preoccupa l’Amministrazione. «Siamo fiduciosi di poter ottenere dai giudici del tribunale amministrativo la conferma della correttezza del nostro operato perché la delibera che abbiamo approvato è supportata da una relazione della Net», precisa il sindaco che aggiunge: «Con il nostro progetto ci saranno benefici ambientali immediati e in futuro la bolletta sarà più leggera».
Per Fontanini le mosse del Comune poggiano su basi solide contrariamente al ricorso: «Sono perplesso per la qualità dei contenuti che non mi sembrano pertinenti, ma ovviamente saranno i giudici a valutare. Il fatto che non abbia parlato della differenziata spinta in campagna elettorale per esempio non mi sembra un motivo valido per bloccare un atto amministrativo. Anche perché il progetto era presente sia nel programma elettorale che nelle linee programmatiche da me esposte nella prima seduta del Consiglio».
Il primo cittadino ha segnato con la matita rossa anche l’analisi dei costi: «Sostenere che ci saranno maggiori oneri per i cittadini su non so quali basi mi pare a dir poco creativo. Noi - spiega - abbiamo allegato alla delibera una relazione tecnica della Net che dimostra come in realtà ci sarà un minore costo soprattutto nel lungo periodo. Dovrei fidarmi di più dell’analisi di non si sa bene chi che sostiene saranno necessari più camion e personale per la raccolta domiciliare o di quanto sostiene la Net? Per quanto ci riguarda non abbiamo alcun dubbio e ci fidiamo della Net, poi ovviamente ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Ma - aggiunge - se c’è una cosa certa al momento è proprio l’aumento dei costi per i conferimenti in discarica e l’incenerimento dei rifiuti».
Da qui la necessità di ridurre la quantità di immondizia che non può essere recuperata. «E il metodo più efficace al momento - assicura Fontanini - è proprio la raccolta differenziata che viene scelta da moltissimi comuni, non ultimo Pordenone, ma gli esempi potrebbero continuare e in diversi casi si tratta di municipi guidati dal centrosinistra».
A sottolineare la posizione “anomala” del Pd udinese è anche l’assessore Olivotto: «Il loro mi pare un comportamento pretestuoso. La differenziata è prima di tutto una scelta di civiltà che guarda al futuro e all’ambiente. Cosa vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli? Dal mio punto di vista sono meravigliata che in una città come Udine dove i cittadini sono molto sensibili all’ambiente, come ho avuto modo di constatare nei tanti incontri che abbiamo avuto proprio per illustrare il nostro progetto. La mia impressione è che il centrosinistra critichi il progetto solo perché è stato proposto dalla controparte. Ma noi andiamo avanti anche perché in assenza di una sospensiva, che dubito sarà concessa, non abbiamo alcun motivo per fermarci». Anche per Olivotto, che di mestiere fa l’avvocato, il ricorso difficilmente sarà accolto. «Il documento presentato è fatto bene - premette - ma questo non vuol dire che abbia valenza e il Tar dovrà esprimersi sull’ammissibilità e sulla coerenza delle istanze. In realtà oggi non ci sono altri sistemi in grado di migliorare la raccolta differenziata se non il porta a porta. E aumentare la percentuale e la qualità della raccolta è fondamentale se pensiamo che nel 2016 conferire una tonnellata di rifiuti costava 125 euro mentre oggi siamo arrivati a 173 con un incremento di circa il 40%, inoltre le discariche si stanno esaurendo. Non a caso il piano regionale dei rifiuti indica la raccolta domiciliare come modello di riferimento».
E non è l’unico. «Chiederemo un contributo per un progetto finalizzato proprio alla promozione della raccolta differenziata sulla base di quanto stabilito dall’accordo quadro Anci-Conai - annuncia Fontanini -. Abbiamo stimato una spesa di 63 mila euro e speriamo di ricevere un contributo del 50%. Tra l’altro nell’iniziativa è coinvolta Legambiente che a livello nazionale si è espressa sempre a favore della raccolta differenziata mentre a livello locale non mi pare abbia ancora preso posizione».
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