Influenza, aumentano i vaccinati in Friuli Venezia Giulia: il picco sarà a Natale
Somministrate 230 mila dosi in regione, raggiunto il 51% degli over 65. I medici prevedono una crescita del numero di ammalati a fine anno
Il circoletto è lì, nei giorni già segnati in rosso sul calendario. Anche in Friuli Venezia Giulia il primo picco dell’influenza stagionale è previsto proprio in prossimità del Natale, nelle ultime giornate di questo 2024. Secondo l’ultimo rapporto RespiVirNet (relativo alla sorveglianza epidemiologica) sono in aumento in Italia i casi di influenza.
La nostra regione - assieme a Valle d’Aosta, Liguria, Molise e alle province autonome di Trento e Bolzano - è in controtendenza, con il livello di incidenza inferiore alla soglia basale.
La notizia positiva è che il Friuli Venezia Giulia si sta preparando al meglio alla prima vera ondata influenzale, imbracciando l’arma più efficace a contrastarla, ovvero il vaccino: rispetto allo scorso anno il numero di dosi di antinfluenzale somministrate in regione è aumentato significativamente, soprattutto nella fascia d’età più a rischio, quella degli ultrasessantacinquenni.
La diffusione del virus
In base all’ultimo rapporto del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità, relativo alla settimana tra il 24 novembre e il 1° dicembre, sono circa 2.766.000 gli italiani che hanno già fatto i conti con l’influenza. Nella settimana presa in esame in Friuli Venezia Giulia l’incidenza di ammalati si attesta al 4,13 per mille assistiti, in base ai dati della rete di sorveglianza che - a dirla tutta - conta in regione appena dodici medici e un totale di 16 mila pazienti.
La situazione è però in peggioramento, considerate le temperature più rigide di questi ultimi dieci giorni: il report della prima settimana di dicembre, che sarà rilasciato domani dall’Iss, potrà dire di più sul trend che sarà lecito attendersi negli ultimi giorni dell’anno. C’è un elemento positivo: la diffusione delle sindromi influenzali si è sin qui attestata a un livello decisamente inferiore a quello registrato nella scorsa stagione.
Il picco a fine anno
La Simg, Società italiana di Medicina generale, prevede il picco dell’influenza a ridosso delle festività natalizie. «È verosimile che venga raggiunto tra Natale e la prima settimana di gennaio», conferma Luca Maschietto, segretario regionale della Simg in Friuli Venezia Giulia.
Quali sono le caratteristiche dell’influenza di quest’anno? «In realtà sono abbastanza simili a quelle degli anni passati – risponde Maschietto –. Picchi febbrili molto importanti, che possono durare anche fino a una settimana e che colpiscono anche i giovani: nei soggetti più anziani e debilitati questo può portare a polmoniti e infezioni più gravi, che nei casi più estremi possono avere anche conseguenze fatali. Di base la sintomatologia è quella respiratoria, con l’infezione delle vie aree alte. Tuttavia questo quadro clinico non va confuso con le virosi tipiche della stagione».
L’andamento delle vaccinazioni
Le vaccinazioni restano lo strumento principe per tentare di arginare la diffusione dell’influenza stagionale. In regione la campagna vaccinale continua a registrare numeri confortanti, con un incremento del 10,8 per cento rispetto all’anno passato: al 7 dicembre i soggetti vaccinati erano complessivamente 226.999 (1.493 hanno ricevuto anche la seconda dose, particolarmente indicata per i bambini sotto i sei anni), a fronte dei 202.446 vaccinati nello stesso periodo del 2023. La fascia d’età sotto la lente d’ingrandimento è quella degli over 65, considerata maggiormente a rischio: ebbene, dall’inizio della campagna vaccinale (scattata il 14 ottobre) sono 166.523 gli ultrasessantacinquenni che hanno scelto di vaccinarsi, il 51,51 della platea potenziale. La Regione, proprio nel tentativo di raggiungere una copertura vaccinale tra il 75 e il 95 per cento delle categorie a rischio, come indicato dalle linee guida nazionali, ha scelto di fornire il vaccino gratuitamente a over 60 e soggetti fragili.
Riccardi: «approccio alla prevenzione»
Secondo l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, i dati della campagna vaccinale «sono coerenti con gli indicatori che dimostrano l’efficacia delle politiche di prevenzione adottate in regione.
L’approccio da parte dell’utenza è migliorato negli ultimi anni e giova ricordare che un’efficace attività di prevenzione consente di far funzionare meglio tutto il sistema della salute».
In base ai dati della Regione, cresce anche la somministrazione attraverso la rete delle farmacie, passata dal 2 per cento del 2023-24 al 4 di queste prime settimane di campagna: «Le farmacie costituiscono un caposaldo della presenza della sanità sul territorio e già da ora rappresentano un punto di riferimento che va oltre alla mera vendita dei farmaci da banco», rileva Riccardi.
L’incremento della richiesta dei vaccini è confermato da Maschietto: «Registriamo un aumento delle dosi somministrate – indica il segretario regionale della Simg – al netto dei dubbi espressi da alcuni assistiti, retaggio del periodo pandemico e di una comunicazione che, all’epoca, non fu propriamente efficace. Il vaccino antinfluenzale è uno strumento rodato da anni di somministrazioni».
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