Il recupero del parco di villa Dolfin muove i primi passi
Il progetto redatto quattro anni fa deve essere aggiornato: affidato l’incarico agli stessi professionisti di allora

PORCIA. Muove i primi passi il progetto di restauro del parco di villa Dolfin a Porcia. Si partirà dal risanamento conservativo del muro di cinta, all’interno del quale saranno ricavate una serie di “aperture” che consentiranno di creare nuovi accessi alla zona verde, così come previsto dallo studio di fattibilità presentato a febbraio. Un primo progetto relativo al recupero della recinzione era stato approntato quattro anni fa, con una previsione di spesa di 102 mila euro. A distanza di tempo, tenendo conto delle nuove esigenze emerse in fase di stesura dello studio di fattibilità, il disegno originario non risulta più adeguato. Per “attualizzarlo”, si è deciso di interpellare gli stessi progettisti che si sono occupati del piano di restauro del parco: gli architetti Annalisa Marini e Moreno Baccichet, affiancati dal geometra Mauro Baccichet. L’incarico di effettuare la variante al progetto iniziale è stato affidato, con un onere per le casse comunali pari a 14 mila euro.
Il disegno globale di restyling del parco di villa Correr prevede un investimento complessivo di 2 milioni 600 mila euro, spesa che sarà affrontata a piccole dosi grazie alla suddivisione dell’opera in tanti lotti. La parola d’ordine che ha guidato la pianificazione del restauro – realizzato con il contributo fattivo della cittadinanza – è stata “trasversalità” delle funzioni. Ecco che, accanto a una zona adibita a orti sociali e ad altre che contemplano l’installazione di giochi per bambini (anche adatti ai piccoli con difficoltà motorie), per villa Dolfin si prevede la possibilità di sfruttare gli ampi spazi disponibili per ospitare grandi eventi capaci di fare concorrenza alla ben più nota villa Manin. Piani ambiziosi, che dovranno scontrarsi con la sfida di reperire i fondi utili a trasformare in realtà quello che, per ora, sta solo sulla carta.
L’amministrazione, in questo senso, si è impegnata a percorrere qualsiasi strada di finanziamento, compresa la partecipazione ai bandi europei. Recentemente il Comune di Porcia ha ricevuto dalla Fondazione Friuli un contributo di 15 mila 500 euro che permetterà di restaurare gli antichi manufatti tessili rinvenuti nella cappella della villa. Il prezioso patrimonio consiste in 12 pianete e di altri elementi e arredi tessili destinati alla liturgia, di produzione friulano-veneta.
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