Decreto amianto, il Consiglio regionale boccia la proposta di legge
Secondo il centrodestra l’atto, passato all’unanimità al Consiglio comunale di Monfalcone, avrebbe ora rischiato di «sabotare» il tavolo regionale con Fincantieri

Affossata dal centrodestra la proposta di legge nazionale a prima firma di Enrico Bullian (Patto) per abrogare il Fondo per le vittime dell’amianto, un fondo apparentemente dedicato a lavoratori dei cantieri navali con patologie asbesto-correlate o dei loro eredi in caso di decesso, ma in realtà aperto unicamente alle società partecipate pubbliche della cantieristica navale, ossia Fincantieri.
Si tratta di un fondo dotato di 20 milioni di euro per ciascun anno dal 2023 al 2026, per un totale di 80 milioni di euro. Tutti fermi a causa di sospetti europei che si tratti di un’infrazione alla normativa europea sugli aiuti di Stato. Il fondo è stato duramente criticato dalle associazioni delle vittime di amianto, che hanno visto come fumo negli occhi il fatto che lo Stato conceda fondi proprio all’azienda responsabile di aver esposto i loro cari all’asbesto.
La posizione del centrodestra era che tale atto avrebbe rischiato di «sabotare», nelle parole di Antonio Calligaris, capogruppo della Lega, il tavolo regionale con Fincantieri e Comune di Monfalcone «l’unica occasione che il nostro territorio ha in vent’anni» di farsi ascoltare dal colosso, nonché che è sbagliato semplicemente abrogare il fondo, senza reindirizzare gli 80 milioni al fondo ordinario per le vittime di amianto, come ha sottolineato Claudio Giacomelli, capogruppo di FdI.
Affondi da Bullian e da Diego Moretti, capogruppo del Pd, che hanno accusato il centrodestra di essere rimasto immobile, nonostante una mozione unanime del Consiglio regionale. Calligaris ha rifiutato anche la mediazione proposta da Moretti, che chiedeva una mozione urgente per impegnare la giunta ad attivarsi affinché inserisca in legge di Bilancio 2026 la modifica.
Bullian e Moretti hanno anche attaccato la spaccatura del centrodestra che a livello regionale «per non offendere Folgiero» non ha votato lo stesso punto passato all’unanimità nella mozione del Consiglio comunale di Monfalcone. Calligaris è uscito dall’aula e non ha preso parte alla votazione.
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