Dà fuoco alle sterpaglie e a materiali inquinanti Denunciato dai vigili
In un primo momento gli agenti della polizia locale e i vigili del fuoco credevano che il denso fumo nero sprigionato in via della Croce, all’inizio della zona industriale, riguardasse qualcuno dei tanti insediamenti produttivi. L’allarme era stato dato da un residente, telefonando in municipio verso le 10.30. All’interno della zona industriale sorgono anche case private e, appena giunti sul posto, vigli urbani e pompieri, a loro volta chiamati, si sono accorti che falò e fumo non interessavano alcun insediamento industriale.
Provenivano invece da un’abitazione lungo via della Croce, dove un cittadino di origine albanese (che è stato denunciato) stava bruciando foglie secche e sterpaglie – già questo non è consentito – assieme a pannelli isolanti di varia natura, compreso il poliuretano espanso. Sostanze nocive se bruciate, e infatti stavano sprigionando nell’aria veleni.
«Il pronto intervento della polizia locale e dei vigili del fuoco – dice il sindaco Michele Pegolo – hanno evitato che si registrassero eventuali intossicazioni fra i residenti o fra gli occupati nelle varie aziende del luogo. Bruciando pannelli isolanti, indubbiamente si sprigionano dei fumi altamente tossici che possono compromettere la salute di coloro che li dovessero respirare. Dai rilievi dei vigili urbani – continua il sindaco – sembra che l’interessato non si rendesse conto di infrangere la legge, commettendo più reati contro l’ambiente».
In tutte le zone di Fontanafredda esiste la possibilità di smaltire legalmente rifiuti ingombranti e anche pericolosi. Chi dovesse disfarsi di pannelli, compensato, legno o altro materiale, può trasportare il tutto nella piazzola ecologica del comune negli orari e giorni stabiliti. Nessuno, neanche a casa propria, può permettersi di bruciare rifiuti e, men che meno, come accaduto in questo caso, può farlo se questi sprigionano sostanze altamente nocive. –
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