Cultura, impegno e valori umani: a Gemona la cerimonia del premio Nadâl Furlan

Le consegne a palazzo Boton sabato 7 dicembre. Riconoscimenti a Capuozzo, Colussi, Jacob e Molaro

Sara Palluello
I premiati. A sinistra in alto Toni Capuozzo, in basso Livio Jacob. A destra in alto Antonio Colussi, in basso Kevin Molaro
I premiati. A sinistra in alto Toni Capuozzo, in basso Livio Jacob. A destra in alto Antonio Colussi, in basso Kevin Molaro

La 46ª edizione del Premio Nadâl Furlan approda a Gemona, ospite dell’amministrazione comunale, sabato 7 dicembre alle 17 nella sala consiliare di Palazzo Boton. Il prologo, nella loggia, con intrattenimenti del gruppo folkloristico “Balarins di Buje M. a Emma Pauluzzo” e del coro “Zanon Amico”. Il Premio – istituito dal Circolo Culturale Laurenziano di Buja – incarna da oltre quattro decenni un valore simbolico e concreto: quello di riconoscere e rendere omaggio a personalità che, con il loro operato, hanno saputo esprimere e promuovere i valori più alti della cultura friulana, della solidarietà e del servizio alla comunità.

Nei giorni scorsi la giuria ha deliberato i premiati. Oltre a tre rappresentanti del Circolo Culturale Laurenziano ne fanno parte il vicepresidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Stefano Mazzolini, il vicepresidente della Società filologica friulana Carlo Venuti e gli assessori alla Cultura di Gemona e Buja Flavia Virilli e Alberto Guerra. «Sono stati selezionati nominativi di assoluto valore umano, artistico e sociale – ha dichiarato il presidente della giuria del Premio, Maurizio Piemonte –, personalità da citare ad esempio per la nostra comunità e che dimostrano l’inesauribile ricchezza morale dei friulani».

Dopo un’analisi delle candidature pervenute (oltre una decina) i giurati hanno deliberato, all’unanimità, la quaterna di premiati: Toni Capuozzo, giornalista-scrittore di fama nazionale oltre che promotore dei valori della giustizia sociale come presupposto alla pace; Antonio Colussi (Toni Colùs) educatore e dirigente scolastico, maestro di musica, compositore e direttore di cori; Livio Jacob, gemonese e fondatore con la moglie Piera Patat della Cineteca del Friuli e delle Giornate del Cinema Muto, di cui continua ad esserne l’anima; Kevin Molaro – premio speciale “Giovani” – per l’impegno costante nell’attività di volontariato sociale e in parrocchia, portato avanti con dedizione nonostante le sfide personali.

Durante la serata verranno lette le biografie dei premiati che interverranno con alcune considerazioni personali sugli argomenti di rispettiva competenza ed impegno. «È con profondo orgoglio che accogliamo questo appuntamento di straordinaria rilevanza per la nostra comunità e per l’intera regione – annuncia Virilli –, che non solo consolida un legame profondo tra le istituzioni e il tessuto culturale locale, ma che testimonia anche l’inesauribile vitalità di una tradizione capace di rinnovarsi nel tempo. In un mondo sempre più frammentato, il “Nadâl Furlan” si erge come un baluardo di speranza e un monito a non dimenticare le radici che ci definiscono. La nostra terra, ricca di storia e di cultura, continua a produrre talenti e storie di altruismo che meritano di essere celebrate e tramandate». L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti. 

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