Con Blackberry non va, cellulari da cambiare
La tecnologia scelta per il pagamento della sosta funziona per i sistemi operativi Android, Ios e Windows phone. Non per BlackBerry – almeno non i modelli più vecchi – e, ironia della sorte, in municipio i telefoni in dotazione di assessori e funzionari sono BlackBerry. Così per esempio l’assessore alla mobilità Bruno Zille – che ieri scherzava sul suo telefono – non ha potuto testare per primo il nuovo servizio.
«Siamo prossimi a cambiare i cellulari – dice il sindaco Claudio Pedrotti –, ma non il mio». Il sindaco ha già un telefono personale di ultima generazione. I telefoni aziendali in dotazione degli assessori hanno una certa età – considerati i tempi in cui si evolve la tecnologia –, risalgono infatti all’epoca dell’amministrazione Bolzonello. Anche chi ha uno smartphone di ultima generazione potrebbe inizialmente avere qualche problema nello scaricare la app, ma questo non significa necessariamente che il sistema non funzioni.
Come ha spiegato il direttore di Gsm, Domenico Piasentin «è bene verificare per prima cosa di aver aggiornato l’ultima versione del sistema operativo di cui è dotato il telefono». Va poi controllato «di aver scaricato l’ultima versione di Phonzie» e infine «che non ci siano blocchi ai sistemi di notifica». Tante le prove fatte da Gsm «e una delle cose che abbiamo visto – ha spiegato Piasentin – è che qualche difficoltà si può avere se si scarica la app attraverso rete wi-fi». Superati i problemi tecnici, il parcheggio si paga in un clic: «Quattro secondi – ha detto Piasentin –, cronometrati».
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