Casarsa, sul recupero del vecchio municipio pesano tanti fattori
CASARSA. Il municipio vecchio di Casarsa della Delizia non sarà snaturato, ma per problemi di risorse non lo si può destinare a contenitore culturale. Lo sottolinea il sindaco Lavinia Clarotto all’indomani della preoccupazione espressa da alcuni architetti, tra cui il figlio del progettista Gino Valle, per il recupero dell’ex municipio, realizzato tra gli anni 60 e 70 del secolo scorso. L’edificio sarà dato in comodato d’uso alla Aas 5 per farne un centro di assistenza primaria.
«Avevo già detto ai tecnici dell’Azienda – spiega il primo cittadino – che c’era l’interessamento da parte del figlio dell’architetto Valle, che noi avevamo conosciuto. Loro stessi mi avevano garantito un loro impegno a contattarlo». In merito al recupero dell’ex municipio, Clarotto spiega che «nessuno ha mai pensato di snaturare l’idea del progettista». Ma farne una biblioteca è praticamente impossibile. «Sono la prima io a dire che l’idea è fantastica – prosegue –, ma non è sempre facile realizzare simili interventi. Bisogna cercare di trovare equilibrio tra idee e progetti senza perdere di vista la sostenibilità economica». Il sindaco mette in evidenza che l’amministrazione è ancora impegnata nel completamento del recupero di palazzo Burovich, mentre adesso si è al lavoro per far partire la gara per il recupero dell’ex consorzio agrario, «per il quale in futuro serviranno altri fondi».
Per il riadattamento dell’ex municipio l’Aas 5 ha stimato una spesa di 500 mila euro. «Se pensassimo di farne una biblioteca – osserva Clarotto – non avremmo i soldi per il recupero. Sono d’accordo che sarebbe una bella idea, ma dobbiamo fare i conti con i bilanci. Non dimentichiamoci poi che l’uso pubblico è preservato: non sarà trasformato in studi medici, ma in un progetto ambizioso della Regione, che è quello di creare un servizio sanitario che per molti versi ha anche una valenza sociale».(d.s.)
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