Arrivò ragazzo dalla Cina, ora guida l’Accademia musicale di Cervignano

Sikai Lai, nel centro della Bassa, ha fondato nel 2017 una scuola che oggi conta un centinaio di iscritti. «Usando un linguaggio universale che supera barriere fisiche e psicologiche siamo inclusivi»

Francesca Artico
Sikai Lai è arrivato in Italia nel 2006 quando aveva 17 anni
Sikai Lai è arrivato in Italia nel 2006 quando aveva 17 anni

Una storia di vita di quelle belle, di quelle che raccontano come l’impegno e il rispetto verso gli altri ti facciano diventare parte di una comunità diversa dalla tua, ma che ti abbraccia.

È questa la storia di Sikai Lai che dalla Cina, nel 2006, arriva in Italia, appena 17enne, per studiare: da allora di strada ne ha fatta tanta, fondando una scuola di musica a Cervignano che oggi conta un centinaio di studenti, creando il concorso internazionale di musica Città di Cervignano e gestendo la Casa della musica.

Figlio unico, arriva in Italia «grazie all’associazione Intercultura – racconta –, che mi permette di trasferirmi dal liceo di Pechino al Liceo XXV Aprile di Portogruaro.

Non conosco una parola di italiano, ma sogno di diventare un cantante lirico di livello internazionale. Ho la fortuna di essere ospitato da una famiglia italiana che mi accolto calorosamente.

Dopo un anno di studi, sono dovuto tornare in Cina, ma il mio sogno di proseguire il mio percorso formativo in Italia non è mai svanito.

Mi iscrivo quindi al Conservatorio di Trieste, superando l’esame d’ammissione con il massimo dei voti. Grazie all’Erasmus ho l’opportunità di trascorrere un anno Vienna».

La svolta nasce viaggiando in treno da Portogruaro a Trieste per frequentare il Conservatorio: durante il tragitto salgono alla stazione di Cervignano, molti giovani «e, parlando, ci siamo resi conto che c’era una forte carenza di studio musicale in zona e così abbiamo deciso di creare una scuola che potesse offrire un’educazione musicale di qualità internazional».

Nel 2017, assieme a Gabriele Avian e ad altri colleghi, fonda l’Agm – Accademia di musica a Cervignano con 3 iscritti. Contattano il Comune, l’assessore alla Cultura e le scuole «per far conoscere il nostro progetto.

Non è stato facile, ma la nostra fiducia non viene mai meno, convinti in quello che stavamo facendo».

Non dimentica gli altri e, nel primo periodo del conflitto tra Russia e Ucraina, la scuola ospita gratuitamente una giovane violinista ucraina, permettendole di continuare i suoi studi musicali. Nel 2021, crea il concorso musicale Città di Cervignano, con il patrocinio del Comune «per creare un ponte tra i giovani del nostro territorio e il resto del mondo, ma anche quale opportunità di sviluppo economico della città».

Con il supporto del sindaco Andrea Balducci e dell’assessore alla Cultura Cristian Zanfabbro, il concorso cresce: nel 2024 sono stati 200 i candidati provenienti da 33 nazioni diverse.

«Molto importante nel nostro progetto è l’inclusione sociale: lavoriamo con persone disabili, cercando di offrire loro opportunità di partecipazione e crescita attraverso la musica – spiega –. Crediamo che la musica possa essere un linguaggio universale che supera le barriere fisiche e psicologiche e per questo ci impegniamo a renderla accessibile a tutti».

«Essere “straniero” in Italia – afferma – è stata un’esperienza che mi ha arricchito molto, e posso dire di essere stato davvero fortunato per aver incontrato persone che mi sono sempre state vicine. La gentilezza degli italiani ha reso il mio percorso molto più facile e mi fa sentire a casa.

Le differenze culturali sono una ricchezza: mi hanno insegnato a guardare al futuro con più apertura, senza dimenticare l’importanza di costruire relazioni solide».

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