Ancilla Bearzatti centenaria La “ricetta” è l’ottimismo

Cent’anni e festa speciale in famiglia, nel rispetto delle norme anti-pandemia, ieri, per la pordenonese Ancilla Bearzatti.
Nata a San Martino al Tagliamento, è cugina di primo grado, tra l’altro, di quel Pietro Bearzatti, pure lui sammartinese, che il traguardo del secolo l’aveva raggiunto lo scorso dicembre. Un ceppo longevo, dunque, se si tiene conto che il fratello Ezio era vissuto sino a 97 anni.
Ancilla Bearzatti rimase vedova nel 1982 di Sergio Zava, insegnante, ancora oggi ricordato con affetto da tanti pordenonesi. Ebbe due figli - Tino, volto noto del Tgr del Friuli Venezia Giulia, e Renata, che da molto tempo vive a Treviso - e quattro nipoti.
Di carattere ottimista, abituata da sempre ad apprezzare le piccole cose, è anche una donna pia. Ogni giorno, infatti, segue messa e rosario alla televisione, trasmessi da Lourdes. Ha un appetito robusto, adora i dolci e a pasto non si fa mai mancare mezzo bicchiere di vino rosso.
Dal 1944 al 2020 ha abitato a Pordenone in via Oberdan, a due passi da Villa Tallon, per molto tempo gestita dall’Aifa, che lei amava frequentare.
Da poco più di un anno vive a Porcia, ospite del figlio e della nuora Renata. Ricorda tuttora molte filastrocche e canzoncine imparate da bambina.
Nel giorno del centenario, dunque, grande festa in casa Zava Bearzatti dove non sono mancati, a distanza o al telefono, i tanti auguri di molti parenti, amici e concittadini. —
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